Una volta sull’isola, mentre fai snorkeling o diving nelle sue acque azzurre, potresti trovarti di fronte a questo delicato e grande mollusco bivalve. La Pinna Nobilis all’Asinara è però a rischio, scopriamo perché.
Cosa è la Pinna Nobilis, o Nacchera di mare
Potresti anche conoscere la Pinna Nobilis come Nacchera di mare, ed è il mollusco bialve endemico più grande del mondo conosciuto fino ad ora. Alcuni esemplari hanno valve che possono superare anche il metro di lunghezza. L’uso della Pinna Nobilis è testimoniato già tra le popolazioni semitiche dell’antico testamento, tra gli egizi e i romani, era utilizzata per scopi alimentari ma soprattutto per produrre il bisso, un prezioso tessuto, celebre in tutto il mediterraneo e usato in particolare per le vesti e i paramenti di re e sacerdoti. E non solo nell’antichità, ancora oggi, in particolare a Sant’Antioco, esistono delle tessitrici che, senza nuocere alla nacchera, producono il bisso e tessono capi per i potenti della terra. Negli ultimi tempi però l’esistenza della Pinna Nobilis corre seri rischi, per questo è stata inserita dalla Comunità Europea tra le specie di interesse comunitario.
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La Pinna Nobilis all’Asinara
All’Asinara la Pinna Nobilis è tuttora presente, e questo grazie alla tutela del Parco Nazionale dell’Asinara. Questa specie di molluschi bivalvi ha una buona longevità, e alcuni esemplari possono arrivare anche ai 27 anni di vita. La Pinna Nobilis all’Asinara è stata individuata nell’area di Campu Perdu e in quella di Cala Reale, ma se ne possono incontrare esemplari in tutta l’area marina.

Perché la Nacchera rischia di scomparire
Nel 2021 però è arrivato anche l’allarme del Parco Nazionale, che ha denunciato una moria di esemplari nei mari dell’isola per via di un’epidemia che sta colpendo il Golfo dell’Asinara e tutto il Mediterraneo. Parrebbe che in tutte le zone della costa dell’Asinara un protozoo stia infettando la Nacchera di mare. Ma purtroppo non ci sono solo questi protozoi a minacciare la Pinna Nobilis. Per fortuna le ricerche dell’Università di Sassari ci dicono che la popolazione si sta lentamente riprendendo.
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Inquinamento e eventi legati alla raccolta a fini collezionistici contribuiscono a mettere in pericolo di sopravvivenza questo grande mollusco. Perciò è bene ricordare, così come da regolamento del Parco dell’Asinara, l’asportazione anche di un solo esemplare costituisce reato. Quindi ricorda, guardare, ma assolutamente non toccare.
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